La chirurgia in Aoup nel 2023 segna un +4,4% rispetto al 2022: un risultato in linea con l’aumento dei bisogni assistenziali e con gli obiettivi del piano di recupero delle liste di attesa

L’attività chirurgica in Aoup nel 2023 è cresciuta del 4.4% rispetto al 2022 (il 5.4% di interventi programmati, il 6.2% in urgenza). Un dato che risponde da un lato all’incremento della domanda di salute dovuta all’aumento delle patologie nella popolazione e dall’altro all’accelerazione nel recupero delle liste d’attesa impressa dai piani avviati in tutta Italia in ottemperanza al decreto-legge del 29 dicembre 2022, n. 198, in seguito al rallentamento dei percorsi assistenziali programmati, registratosi in tutto il mondo a causa della pandemia da Covid-19.  

L’Aoup ha impostato il piano di recupero con risorse di personale e attrezzature proprie, senza ricorrere al privato accreditato – fermo restando che la chirurgia oncologica in classe A così come le urgenze sono sempre andate avanti, senza rallentamenti causa Covid - e il risultato ha visto anche l’attrattività dei pazienti extra area vasta (per interventi ad alta complessità) stabile sopra il 16% (come nel 2022) mentre l’indice di attrazione da fuori regione è in continuo aumento. Ottima le performance anche nella degenza preoperatoria, che è scesa al di sotto di 1 giorno. Risultati ottenuti grazie anche al contributo di tutte le attività collaterali alla chirurgia.

Di seguito un report per macroaree di alcune branche di chirurgia (con tecnica tradizionale o robotica) che hanno segnato gli aumenti più consistenti (esclusi quindi i settori che hanno registrato un andamento stabile). Il prospetto è aggiornato a novembre 2023 con raffronti rispetto al 2022 e, in alcuni casi, anche al 2019, anno pre-pandemia.

Interventi ginecologici:
    • Aumentano, rispetto al 2022, gli interventi sull’utero e sugli annessi (sia per neoplasie che per altre patologie): dai 717 del 2022 si passa agli 844 del 2023 (con un incremento del 17%).
Interventi su apparato genitale maschile:
    • Grande balzo per le prostatectomie trans-uretrali, con un incremento del 42% rispetto al 2019 (da 39 a 198 ricoveri) e del 66% rispetto al 2022 (119) a fronte di un aumento dei ricoveri del 6%. In questo caso si tratta di chirurgia programmata non oncologica che aveva subito dei rallentamenti causa Covid. Si osserva anche un aumento del 153% degli interventi al pene.

Tumori:
Premesso purtroppo l’incremento delle patologie oncologiche nella popolazione, c’è da rilevare che l’Aoup aveva aumentato i volumi di attività per tumori maligni anche nelle classifiche di Agenas del 2021, mantenendosi sempre entro i primi 10 ospedali italiani. E a fine anno, con 88,45 punti su 100, sempre Agenas ha fissato la rete oncologica toscana al primo posto in Italia nel 2022 per governance, organizzazione ed esiti, fotografando i sette tumori più diffusi (mammella, colon, retto, polmone, prostata, ovaie e utero).
Nel 2023 in Aoup sono aumentati rispetto all’anno precedente gli indici di attrattività extraregionali per tumore e numero dei ricoveri per tumore del rene (+17%), dello stomaco (+19%), della prostata (+9%), della mammella (5%, per i quali il rispetto dei tempi di attesa è eccellente), della laringe (3%). Notevole anche l’aumento dei volumi di intervento per tumore della tiroide, dell’esofago e del colon.
Aumentati del 15% rispetto al 2022 anche gli interventi sui tessuti: in particolare le mastectomie, in crescita dal 2021 (dalle 787 del 2019 si è passati alle 796 del 2022 alle 833 del 2023; variazione percentuale del 6% rispetto al 2019).

Passando agli interventi sull’apparato digerente, in Aoup sono aumentati dell’8% rispetto al 2022:
    • Nell’ambito della chirurgia programmata cosiddetta “minore” i volumi di colecistectomia hanno superato i livelli del 2019: 632 contro 612. In particolare, si è raggiunto il numero di quelle effettuate in laparoscopia nel 2019, con un aumento del 16% rispetto al 2022.
    • Aumentano notevolmente anche gli interventi per ernia inguinale e femorale.
    • Un incremento percentuale del 9% si è avuto negli interventi maggiori e minori su intestino, esofago, stomaco, duodeno/pancreas.

Gli interventi sull’apparato muscolo scheletrico saliti del 7.5%.
    • Sono aumentate del 15% le sostituzioni di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori; nello specifico +8% rispetto al 2022 per gli interventi di protesi d’anca.
    • In crescita anche gli interventi al piede (da 348 nel 2022 a 404 nel 2023) con un progressivo spostamento in regime di Day surgery.
    • Il numero di interventi per frattura di femore è aumentato del 4% rispetto al 2022. Netto il miglioramento sulle fratture di femore operate entro 2 giorni rispetto al 2022, mentre persiste una certa difficoltà a raggiungere le percentuali del 2019 negli interventi entro 2 giorni sulle fratture in generale, il cui volume è aumentato del 4% rispetto al 2022 (dato in linea con i report per traumi in ingresso al pronto soccorso).

Apparato urinario
    • Gli interventi sul rene (in particolare per diagnosi di idronefrosi) hanno superato i livelli del 2019 (264 contro 198) e mostrano una variazione percentuale del 127% rispetto al 2022.
    • Netto l’aumento di interventi anche per neoplasie dell’apparato urinario (anche per via transuretrale): +24% rispetto al 2019 e +21% rispetto al 2022.

Occhio
    • Sulla mole di tutti gli interventi agli occhi spiccano quelli per glaucoma (514 contro i 373 del 2022) che sono stati anche progressivamente in day hospital (nel 2019 il 70% si svolgeva in ricovero ordinario, nel 2023 il 70% è stato effettuato in day surgery).

Orecchio
Sulla casistica degli interventi otorinolaringoiatrici svetta il trattamento chirurgico dell’otite, che registra un balzo in avanti: +168% rispetto al 2022.

Neurochirurgia:
Nell’ambito della neurochirurgia, balzano in avanti gli interventi su dorso e collo anche per stabilizzazione della colonna vertebrale senza complicanze (+11% rispetto al 2022: 181 contro 150); quelli sul midollo spinale senza complicanze aumentano del 39%. Gli interventi sui nervi periferici aumentano da 78 a 94 (+20%), sempre rispetto al 2022.

Apparato cardiovascolare
    • Anche qui, su una vastissima casistica di chirurgia cardiovascolare sostanzialmente stabile, si osserva il netto aumento della legatura/stripping di vene varicose, quadruplicate rispetto al 2019 e + 31% rispetto al 2022.
    • Continua il progressivo aumento degli interventi (per lo più programmati) sulle valvole cardiache, che non hanno visto flessioni nemmeno in periodo Covid: dai 277 del 2019 si è passati a 380 nel 2022 e a 455 nel 2023.

Apparato endocrino
    • L’Aoup resta leader per interventi su tiroide e paratiroidi, superando anche i livelli del 2019: 3076 interventi contro i 2911 del 2019 e i 2827 del 2022.

Naso, bocca e faringe: si registra un + 31% in questo settore
    • Aumentano del 20% le tonsillectomie con un progressivo spostamento nel corretto regime di ricovero (nel 2019 il 100% era in ricovero ordinario, nel 2023 il 32%  in day surgery).
    • Gli interventi odontoiatrici (per l’85% eseguiti correttamente in day surgery) tornano ai livelli del 2019 (960 interventi) e registrano un +47% rispetto al 2022.

Trapianti
Il Centro trapianti di fegato dell’Aoup resta fra i primi 6 in Italia per volumi di attività nel 2023, con 134 trapianti. Stabile anche l’andamento dei trapianti di rene da donatore vivente (23, settimo posto in Toscana) e pancreas + rene/pancreas (5 totali, quarto posto in Italia).

    • Aumentano i trapianti di cornea: 65 nel 2023 contro i 31 del 2019
    • Aumentano anche i trapianti di midollo osseo: 85 (di cui 13 Car-T) nel 2023 contro i 53 del 2019 e i 59 del 2022 (per tutti i dati sui trapianti: https://www.trapianti.salute.gov.it/imgs/C_17_primopianoCNT_890_0_file.pdf

 
(pubblicato da Emanuela del Mauro, 16 febbraio 2024 - nella foto di archivio vari momenti in sala operatoria)




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